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GIUSEPPE MARELLOLA GLORIA
Le virtù eroiche «Monsignor Marello appare come un pastore zelante, un modello di virtù esercitate con eroicità, nella semplicità e umiltà dell'ordinario. Amava il nascondimento, ma non poteva sfuggire all'ammirazione per il suo carattere dolce. Uomo di grande virtù interiore e di amore a Dio, era aperto a tutte le iniziative di carità. Per le finalità della sua istituzione, va oggi considerato come un pioniere di fronte alle istanze attuali» (giudizio del V Consultore della Congregazione dei Santi). La beatificazione L'iter per la beatificazione di monsignor Giuseppe Marello ha inizio 29 anni dopo la sua morte. Il primo processo ordinario informativo inizia in Asti il 23 novembre 1924 e in Acqui il 22 dicembre seguente. Entrambi si chiudono nell'aprile 1928. Il 12 maggio 1937 si ha il decreto di approvazione degli scritti. Il 7 dicembre 1940 si procede a un esame diocesano suppletorio per integrare le testimonianze precedenti. Con decreto del 28 maggio 1948 si dà inizio alla causa di beatificazione presso la Congregazionedei Riti e cinque mesi dopo, il 10 ottobre, ha inizio in Acqui il processo apostolico, che si conclude il 21 aprile 1951. Il 12 giugno 1978, nell'anno centenario della Congregazione, si ha il decreto sulla eroicità delle virtù: Giuseppe Marello è venerabile. Il 26 settembre 1993, in Asti, nella grande piazza del Palio, Giovanni Paolo II lo dichiara beato alla presenza dei cardinali Angelo Sodano, segretario di Stato della Santa Sede; Giovanni Saldarini, arcivescovo di Torino; Simon Ignatius Pimenta, arcivescovo di Bombay; di molti vescovi delle diocesi del Piemonte e delle diocesi dove lavorano gli Oblati di San Giuseppe. Il popolo è composto dai fedeli della diocesi di Asti e di Acqui insieme ai pellegrini provenienti da molte nazioni. La canonizzazione Dopo otto anni dall'avvenimento della beatificazione, il vescovo Giuseppe Marello viene dichiarato santo da Giovanni Paolo II, il 25 novembre 2001, nella basilica di San Pietro, a Roma. Il miracolo approvato per la sua canonizzazione è avvenuto in un pueblo della prelatura di Huarì, nel distretto di Pomabamba chiamato Ranquish, sulle Ande peruviane. Due fratellini, Alfredo e Isila Chavez, di 11 e 10 anni, il 15 maggio 1998 guariscono istantaneamente e simultaneamente da broncopolmonite acuta, dopo aver invocato il beato Giuseppe Marello, patrono del villaggio. Dopo 75 anni da quando è cominciato il processo per la glorificazione del vescovo Marello, noi lo veneriamo come protettore e guida nel cammino della vita. San Giuseppe Marello, prega per noi. |