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San Giuseppe Marello

A tavola con Abramo si degusta il menu che salva lo spirito e gratifica il palato

11/4/2016

 

Con la regia del biblista don Andrea Ciucci si tiene mercoledì 20 aprile la cena biblica organizzata da Diocesi di Asti, Oblati di San Giuseppe, AFP Colline Astigiane e Coldiretti

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ASTI - «Le amicizie vere hanno nella tavola uno dei luoghi fondamentali. Patti e alleanze, matrimoni e affetti, spesso sono stati dichiarati (e talvolta anche rotti) davanti a una saporita vivanda e un vino profumato. Anche la Bibbia, che racconta la storia delle storie, l'amicizia tra Dio e gli uomini, non sfugge e questa consuetudine e per questo, sorprendentemente, è ricca di piatti, ricette ed episodi gustosi. L'uomo offre cibi e sacrifici a Dio, lo ospita a tavola, accetta e si nutre di quanto Dio stesso prepara per lui»: così don Andrea Ciucci, sacerdote biblista e autore del libro “A tavola con Abramo”, introduce l’evento “Il sapore della storia che salva”, da lui ideato e diretto, in programma mercoledì 20 aprile presso l’Istituto degli Oblati di San Giuseppe, nel salone della scuola alberghiera di corso Alfieri 384 (ingresso da via Asinari 5). ​

Giuseppe nell’ambito del progetto culturale della Diocesi di Asti. La serata si svolgerà con l’organizzazione di cucina e sala curata dalla direzione, dai docenti e dagli allievi dalla scuola alberghiera AFP Colline Astigiane, sotto l’attenta regia dello stesso autore. Per don Ciucci, che si occupa di comunicazione istituzionale e progetti culturali presso il Pontificio Consiglio per la Famiglia, «una cena biblica è l'occasione per rileggere alcuni brani della Santa Scrittura e riscoprire il gusto intenso e vero della storia della salvezza, la gioia di essere amati e nutriti dal Signore della vita. Fino al suo compimento: Gesù, chiamato da alcuni invidiosi suoi contemporanei "mangione e beone" (Lc 7,31), che dona se stesso quale pane che sfama, acqua che disseta, vino per un sacrificio nuovo e definitivo». Qualche anticipazione dal menu? Si potranno gustare trote alla cannella con fave e miglio, la minestra di lenticchie rosse di Giacobbe, l’agnello pasquale con erbe amare e pistacchi, l’armonia dei sette sapori della Terra Promessa e diversi tipi di pane (focaccia di Zarepta, pane del deserto, pane d’orzo), accompagnati da pregiati vini del territorio astigiano.
«Dopo l’esperienza dello scorso anno con lo studio e la realizzazione dei piatti dell’antica Roma in relazione alla mostra presso Palazzo Mazzetti – spiega Lucia Barbarino, direttrice emerita della scuola alberghiera - ha preso forma l’idea maturata in collaborazione con gli Oblati di San Giuseppe di realizzare un evento culturale con riferimenti storici e religiosi per riproporre la tradizione gastronomica tramandata nella Bibbia. Ne è nata quindi una vivace collaborazione fra don Ciucci, gli Oblati di San Giuseppe e i docenti della nostra scuola per l’impostazione dell’evento e la definizione del menu da realizzare, oltre alla Coldiretti che si è resa disponibile attraverso i propri produttori a mettere a disposizione parte dei prodotti».
Per partecipare alla cena biblica è richiesto a ogni convitato un contributo a copertura dei costi organizzativi, da confermare con la prenotazione entro lunedì 18 aprile. 
Per informazioni e prenotazioni: Afp Colline Astigiane (tel. 0141.351420 - segreteria@afp-collineastigiane.com), Oblati di San Giuseppe (tel. 327.1747864 - segreteria.oblatisgm@atlink.it), Diocesi di Asti (tel. 339.4801595 - ufficipastorali@diocesidiasti.it).
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Don Andrea Ciucci
Nato a Milano nel 1967, è presbitero della diocesi di Milano. Dopo il Baccalaureato in Teologia presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, ha studiato filosofia all’Università Statale di Milano (tesi su etica e narrazione in Ricoeur) e ha conseguito la licenza in filosofia presso il Pontificio Ateneo Sant’Anselmo di Roma con tesi sui risvolti antropologici della chora platonica. È dottorando in filosofia a S. Anselmo con un progetto di ricerca sulle riletture della chora nella filosofia del novecento. Per più di vent’anni, in parrocchia e in diocesi, si è occupato prevalentemente di catechesi e pastorale giovanile, ambiti in cui ha pubblicato diversi articoli e contributi tra cui i progetti catechistici Buona Notizia e Buona Notizia Today (EDB, in collaborazione con Paolo Sartor), un commento evangelico per bambini (I Quattro Vangeli. Una buona notizia da leggere insieme, San Paolo 2008) e un saggio per preadolescenti dal titolo Le parole che voglio sentire (San Paolo 2011). Attualmente lavora al Pontificio Consiglio per la Famiglia, dove si occupa di comunicazione istituzionale, progetti culturali e grandi eventi. Insegna “Sociologia e pastorale della famiglia” all’ISSR di Firenze ed è titolare di alcune rubriche su diverse riviste italiane di settore. Si diletta di gastronomia, con risultati discreti in cucina e in libreria (suoi il volume di antropologia Cibo che parla EDB 2015, e i libri A tavola con Abramo, In cucina con i santi, Mangiare da Dio scritti con Paolo Sartor e pubblicati dalle Edizioni San Paolo).


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