San Giuseppe Marello sacerdote e Vescovo di Misericordia
Centro Internazionale Giuseppino Marelliano promuove un Simposio su San Giuseppe Marello sacerdote e vescovo di misericordia, dopo il primo Simposio San Giuseppe Marello nella storia del Piemonte nella seconda metà del XIX secolo, celebratosi nel settembre 2009 in occasione dell’anno centenario dell’approvazione pontifica degli Oblati di san Giuseppe.
Il Secondo Simposio si svolgerà nel settembre 2016 con l'obiettivo di approfondire dal punto vista storico, culturale, critico, documentale l'opera svolta dal Santo sociale nel secondo ottocento piemontese con particolare interesse alle opere sociali sotto l’impronta delle opere di misericordia. L’arco della vita del Santo piemontese fondatore degli Oblati di San Giuseppe, si svolge nel passaggio epocale dell’unificazione del regno d’Italia, avviamento dell’industrializzazione nel nostro paese, accompagnato dalle significative modificazioni del tessuto culturale e sociale della nostra Regione.
Nato a Torino il 26 dicembre 1844, sacerdote del clero astigiano dal 1868 alla sua nomina a vescovo di Acqui nel 1888, è partecipe degli eventi rilevanti della sua epoca, è stato un testimoni del processo di unificazione dello Stato italiano, ha preso parte al Concilio Vaticano I nel 1870, le istanze sociali per l’attenzione alle povertà del tempo, per le quali si distingue nel clero astigiano, la fondazione dell’istituto religioso nel 1878, la promozione e gestione di un’opera sociale per i malati cronici, gli abbandonati ecc. e un’opera educativa: la scuola per adolescenti, l’episcopato acquese fino al 1895, l’anno della sua dipartita avvenuta a Savona il 30 maggio.
Il Secondo Simposio si svolgerà nel settembre 2016 con l'obiettivo di approfondire dal punto vista storico, culturale, critico, documentale l'opera svolta dal Santo sociale nel secondo ottocento piemontese con particolare interesse alle opere sociali sotto l’impronta delle opere di misericordia. L’arco della vita del Santo piemontese fondatore degli Oblati di San Giuseppe, si svolge nel passaggio epocale dell’unificazione del regno d’Italia, avviamento dell’industrializzazione nel nostro paese, accompagnato dalle significative modificazioni del tessuto culturale e sociale della nostra Regione.
Nato a Torino il 26 dicembre 1844, sacerdote del clero astigiano dal 1868 alla sua nomina a vescovo di Acqui nel 1888, è partecipe degli eventi rilevanti della sua epoca, è stato un testimoni del processo di unificazione dello Stato italiano, ha preso parte al Concilio Vaticano I nel 1870, le istanze sociali per l’attenzione alle povertà del tempo, per le quali si distingue nel clero astigiano, la fondazione dell’istituto religioso nel 1878, la promozione e gestione di un’opera sociale per i malati cronici, gli abbandonati ecc. e un’opera educativa: la scuola per adolescenti, l’episcopato acquese fino al 1895, l’anno della sua dipartita avvenuta a Savona il 30 maggio.